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Come si registra un disco in vinile

Pubblicato da Fabio il 24/01/2009 alle 13:13 in "Musica e HiFi".
Siamo nel 2009, il CD è obsoleto, ormai la musica si ascolta con i lettori MP3.
Un disco rigido da 1 TB può contenere migliaia di album, i tempi nei quali si riempivano interi scaffali di sottili dischi in vinile è passato.

In questo mondo digitale la musica è soltanto un insieme di bit che prendono la forma del dispositivo di memoria che la contiene. Registrare un MP3 è solo una monotona serie di operazioni su computer.

La stessa cosa non si può dire nel caso degli LP, più comunemente chiamati vinili dalla materia con la quale sono realizzati. Il vinile richiede un processo produttivo davvero affascinante (IMHO) che permette di registrare musica all'interno di un microscopico solco (detto appunto microsolco).

Quando il digitale non esisteva, i due unici supporti di registrazione per la musica erano il disco analogico ed il nastro magnetico (musicassette e bobine).

Per produrre un vinile si parte proprio da una bobina ottenuta dopo l'ultima fase di "mixing" (o missaggio) presso lo studio di registrazione. Utilizzando un tornio di precisione si incide un disco di alluminio, ricoperto di lacca, per mezzo di una testina pilotata dal segnale elettrico della registrazione. Questo disco di alluminio è definito "master".

Il master a questo punto viene lavato, pulito dalla lacca e ricoperto da un sottile strato di argento per mezzo di un processo chimico. Questo strato di argento serve nel successivo passaggio dove il disco subisce un processo di elettrolisi galvanico con correnti crescenti (da poche decine fino a 200A).
Con il processo galvanico si ricopre la superficie incisa di alluminio con uno strato di nichel. Una volta separato, lo strato di nickel, avrà la forma di un disco, simile al master, ma inciso in negativo.

Il disco di nickel, detto matrice, verrà utilizzato per stampare una facciata del disco in vinile. L'operazione di stampa si effettua con una pressa che comprime, l'impasto di vinile e le etichette fra le due matrici corrispondenti ai due lati del vinile. Dopo questa operazione si rimuove il vinile in eccesso ed il disco è pronto per essere imbustato e venduto per poter ricreare la magia della riproduzione del suono.

Per chi è curioso di vedere la produzione di un disco in vinile, su youtube un utente ha inserito un video molto interessante: How Vinyl Records Are Made (Parte 1 e Parte 2).
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