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Musica anni '80, sì grazie...

Pubblicato da Fabio il 08/08/2010 alle 10:37 in "Musica e HiFi".
Avete presente quel "programmucolo" in prima serata che ha l'arroganza di volerci mostrare gli anni '80 facendo dei penosi confronti con il periodo attuale? Avete presente che musica utilizzano per raccontare quei meravigliosi anni?
Sì, una colonna sonora a dir poco imbarazzante!

Se volete sentire della buona musica anni'80 provate ad ascoltare le seguenti 10 canzoni, una per ogni anno...

1980: The Blues Brothers - Everybody needs somebody to love
1981: The Alan Parson Project - Games people plays
1982: Men at work - Down under
1983: Tears for Fears - Break it down again
1984: Bruce Springsteen - Dancing in the dark
1985: Dire Straits - Brothers in arms
1986: Genesis - Land of confusion
1987: A-ha - The Living Daylights
1988: Tracy Chapman - Talking about a revolution
1989: Simple Minds - Mandela day

Poi ditemi cosa ne pensate di questa musica anni '80. :-)

"Too many men, there's too many people
Making too many problems
And not much love to go round
Can't you see, this is a land of confusion?"
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Sono a pezzi

Pubblicato da Fabio il 28/02/2010 alle 22:26 in "Musica e HiFi".
Sono ancora malaticcio ed ho passato il weekend con questa colonna sonora dei Joy Division, la cosa è preoccupante, sono arrivato al post-punk, anche se dal testo non si direbbe...

Quando la routine colpisce duro
e il desiderio è al minimo
e il risentimento corre alto
da non far crescere le emozioni
e noi cambiamo le nostre abitudini
prendendo strade differenti
allora l'amore, l'amore ci farà a pezzi di nuovo.
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Quando la musica è business

Pubblicato da Fabio il 17/01/2010 alle 18:53 in "Musica e HiFi".
Che musica ti piace?
A me la musica piace tutta!!!

Forse sbaglio, ma una risposta così, da entusiasta della musica, io la detesto.
Allora cerchi un attimo di scavare, per capire cosa c'è dietro a questa risposta pass par tout e l'esito, il più delle volte, è sconfortante.

Il profilo dell'ascoltatore di musica medio italiano è il risultato delle strategie markettare delle case discografiche. Questi geni del marketing hanno generato dei mostri, sacrificati sull'altare del business.
Alle majors piace vincere facile, gli artisti (o presunti tali) si creano al tavolino e quando magari raggiungono il successo si iniziano a sfruttare come fossero delle galline dalle uova d'oro, altrimenti si abbandonano all'oblio.

I risultati di questa strategia sono sotto gli occhi di tutti, o almeno di tutti quelli capaci di vedere. In Italia la musica rock è rappresentata da Vasco Rossi, uno che ha avuto successo grazie ad una cover degli An emotional fish e che viene considerato dai suoi fan un maestro di vita ed un poeta, ma non è che stiamo esagerando? Alcune belle canzoni le ha fatte, ma per il resto è tremendamente sopravvalutato.

Sempre per rimanere nello "stivale", la regina della musica italiana è Laura Pausini, bella donna, bella voce, ma per il resto le canzoni seguono quel filone sentimentale-malinconico-smieloso tanto apprezzato dalle ragazzine.
Allo stesso filone appartengono anche: D'Alessio, Tatangelo, Ferro, Nek e compagnia cantante... tutta gente che scrive canzoni "dolcificate" capaci di trasmettere emozioni.

Per aumentare il business si è dovuto creare nuovi idoli musicali, utilizzando apposite trasmissioni televisive, come X-factor o Amici. Il risultato è gente come Carta, che produce musica a livelli inferiori ai precedenti, ma vende grazie allo stuolo di ragazzine innamorate (della sua musica ovviamente... smile ).
Evito di parlare di Povia, visto che Elio e le storie tese hanno già espresso in musica un'opinione pienamente condivisibile.

La mia impressione, in questo caso, è di avere a che fare con della musica omogenizzata, per chi non è capace di masticare la vera Musica.
Sinceramente pensare che tra qualche decina d'anni qualcuno legherà un momento importante della propria vita a musica di questo tipo mi fa scorrere un brivido di terrore lungo la schiena ("La nostra canzone è Sincerità di Arisa" Arrrghhhh!!! smile ).

Questa è ignoranza musicale, le persone ascoltano quei tre o quattro artisti preferiti e poi le varie hit che propinano radio e tv.
Il problema è che la cultura musicale è qualcosa di diverso dall'inserire in sequenza le hit del momento e mettersi ad ascoltarle "bovinamente", come nella migliore tradizione di MTV.

Per quelli che non si accontentano della minestra preparata dalle majors, è possibile che debbano sopravvivere con la musica dei gruppi storici degli anni '70 e '80? Non si riesce a trovare nessuno all'altezza, capace di emergere dal piattume cacofonico attuale?


PFM Altaloma
Mr 9 till 5

PS: A voi che musica piace?*

*) E non rispondetemi tutta, altrimenti mi vedrò costretto a stilare un piccolo corso in dieci canzoni per insegnarvi il concetto di Vera Musica.
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